Montaggio boccola in acciaio

Montaggio boccola con pressa

La sostituzione delle boccole è un passaggio cruciale per mantenere il corretto funzionamento delle macchine per il movimento terra, come escavatori, terne, perforatori e sollevatori Esistono vari metodi per montare una boccola, ognuno con i suoi pro e contro. Analizziamo i metodi più comuni.

Montaggio con Azoto Liquido

Il metodo di montaggio con azoto liquido, sfrutta la contrazione termica. La boccola viene raffreddata con azoto liquido, causando la sua contrazione. Una volta raffreddata, la boccola viene inserita nella sede. Man mano che la boccola si riscalda, si espande, assicurando una vestibilità perfetta. È importante ricordare che l’azoto liquido è da maneggiare con attenzione e può causare gravi ustioni da freddo se entra in contatto con la pelle. Pertanto, è fondamentale indossare guanti e occhiali di protezione quando si maneggia questo liquido. Inoltre, una volta che la boccola è stata raffreddata, dovrebbe essere montata il più rapidamente possibile. Se si lascia che la boccola si riscaldi prima del montaggio, potrebbe non adattarsi correttamente. Infine, dopo il montaggio, la boccola dovrebbe essere lasciata a riscaldare uniformemente alla temperatura ambiente.

Montaggio boccola con azoto liquido
Boccola immersa in azoto liquido

Montaggio con Pressa Idraulica

Questo metodo utilizza la forza di una pressa idraulica per inserire la boccola nella sede. È fondamentale che la pressa sia correttamente allineata con boccola e sede. Un allineamento impreciso può causare danni alla boccola o alla sede. Inoltre, la pressione applicata deve essere adeguata per il compito. Una pressione eccessiva può causare ovalizzazioni e deformazioni, mentre una pressione insufficiente potrebbe non permettere un montaggio corretto.

Montaggio con Martello

Sebbene sia il metodo più semplice, è anche il meno consigliato, anzi noi lo sconsigliamo totalmente. L’uso di un martello per montare la boccola può facilmente portare a deformazioni sia della boccola che della sede. Questo metodo dovrebbe essere evitato se possibile, poiché impreciso ed eccessivamente approssimativo.

Boccole Sibo

Le nostre boccole sono prodotte con una precisione micrometrica, il che facilita un montaggio rapido e sicuro. Buona parte delle nostre boccole presenta smussi bilaterali, quindi su entrambi i lati, questo elimina  la necessità di considerare il verso di montaggio. Per preservare l’integrità e la precisione delle nostre boccole, sconsigliamo metodi di montaggio come l’uso del martello. Per misure e specifiche tecniche qui puoi richiedere il nostro catalogo.

Sibo al Bauma 2025

Bauma 2025 Monaco

Bauma è la fiera mondiale nel settore delle macchine per costruzioni, materiali edili, macchinari per l’estrazione mineraria, veicoli da cantiere e attrezzature. Bauma si svolgerà dal 7 al 13 aprile 2025, presso il centro espositivo di Monaco.

 

Noi della Sibo in quei giorni saremo li. Il Bauma è una fiera immancabile per tutto il settore delle macchine da costruzione agricole movimento terra.

Saremo allo stand 5J nel settore di Movimentazione Terra, Demolizione & Trasporto.

Le fiere sono un’ottima opportunità per noi per mostrare i nostri prodotti e servizi, incontrare nuovi clienti e mantenerci aggiornati su tutte le novità del settore.

Se avete bisogno di pezzi di ricambio per le vostre macchine, noi e le nostre boccole vi aspettiamo.

Qui potete richiedere il nostro catalogo.

Qui potete trovare l’elenco degli espositori.

Insomma appuntamento a Monaco.

Dieci escavatori più grandi al mondo

Komatsu Pc 7000

Classifica top 10 degli escavatori più grandi al mondo nel 2024. Le ruspe sono ordinate per grandezza e capacità della benna.

 1) CATERPILLAR – 6090FS

L’escavatore Caterpillar 6090FS è una macchina da miniera potente e affidabile progettata per operare in condizioni sfavorevoli. Non sorprende la presenza di Caterpillar in questa classifica, azienda americana diventata ormai sinonimo di potenza e maestosità. Con una capacità della benna fino a 50 metri cubi, questo gigante delle miniere può scavare grandi quantità di materiale in poco tempo. Equipaggiato con un motore Caterpillar C27 ACERT che eroga fino a 1919 cavalli, offre prestazioni eccezionali anche nelle condizioni più impegnative. Il sistema di gestione della potenza avanzato assicura un utilizzo efficiente del carburante, riducendo i costi operativi. La cabina dell’operatore è progettata per massimizzare il comfort e la sicurezza, consentendo all’operatore di lavorare in modo produttivo per lunghi turni.

Dettagli tecnici

Serbatoio capienza 16390 l
Altezza 9.99 m
Larghezza 9.72 m
Lunghezza 13.53 m
Potenza motore 3356 kw
Capacità benna 52 m cubi
Peso 1000 t

2) TEREX – RH400

L’escavatore Terex RH400 è rinomato per la sua potenza e versatilità. Con un peso operativo di oltre 900 tonnellate e una capacità di carico fino a 85 metri cubi, è una macchina molto diffusa nelle miniere a cielo aperto. Equipaggiato con un motore diesel da oltre 4000 cavalli, può scavare grandi quantità di materiale con precisione. La sua struttura robusta e le tecnologie avanzate lo rendono un pilastro nell’industria mineraria moderna, consentendo di affrontare lavori impegnativi in modo efficiente e sicuro.

Dettagli tecnici

Serbatoio capienza 16000 l
Altezza 9.99 m
Larghezza 9.07 m
Lunghezza 13.54 m
Potenza motore 3360 kw
Capacità benna 50 m
Peso 980 t

3) LIEBHERR – R9800

L’escavatore LIEBHERR R9800 rappresenta l’apice dell’ingegneria nella categoria delle macchine da miniera. Con una potenza impressionante di oltre 4000 cavalli e un peso operativo che supera le 800 tonnellate, questo gigante è progettato per affrontare i lavori più impegnativi nelle miniere a cielo aperto. Dotato di tecnologie avanzate come il controllo remoto, sistemi di monitoraggio e sicurezza avanzati, l’R9800 offre un’efficienza senza pari nel caricamento di grandi quantità di materiale in tempi brevi. La sua robusta struttura e la facilità di manutenzione lo rendono uno strumento indispensabile per le operazioni minerarie su larga scala.

Dettagli tecnici

Serbatoio capienza 19690 l
Altezza 11.7 m
Larghezza 10.5 m
Lunghezza 23.9 m
Potenza motore 2984 kw
Capacità benna 42 m cubi
Peso 800 t

4) KOMATSU – PC 8000-11

Con una potenza impressionante e una capacità di carico fino a 85 tonnellate, il PC 8000-11 è progettato per le operazioni di scavo più impegnative. Il suo motore diesel offre una potenza eccezionale, mentre il sistema idraulico avanzato assicura un controllo preciso e una velocità operativa ottimale. Con tecnologie innovative per migliorare l’efficienza del carburante e ridurre le emissioni, questo escavatore è all’avanguardia in termini di prestazioni e sostenibilità ambientale. La cabina spaziosa e confortevole garantisce un ambiente di lavoro ergonomico e sicuro per gli operatori.

Dettagli tecnici

Serbatoio capienza 13926 l
Altezza 9.653 m
Larghezza 8.73 m
Lunghezza 14 m
Potenza motore 1500 kw
Capacità benna 42 m cubi
Peso 760 t

5) KOMATSU – PC 8000-6

L’escavatore KOMATSU PC 8000-6 è una maestosa macchina destinata all’industria mineraria e all’escavazione di grandi quantità di materiale. Dotato di un motore diesel potente ed efficiente, è in grado di raggiungere prestazioni eccezionali anche nelle condizioni più precarie. La sua capacità di carico impressionante e la stabilità garantita dalla struttura robusta lo rendono ideale per lavori di scavo su larga scala. Grazie alla tecnologia avanzata integrata, offre una maggiore precisione e controllo operativo, migliorando l’efficienza complessiva. Inoltre, la cabina dell’operatore è progettata per massimizzare il comfort e la sicurezza durante le lunghe sessioni di lavoro.

Dettagli tecnici

Serbatoio capienza 13925 l
Altezza 9.655 m
Larghezza 10.01 m
Lunghezza 14.078 m
Potenza motore 3000 kw
Capacità benna 42 m cubi
Peso 777 t

6) LIEBHERR – R996 B

Questo garantisce prestazioni ottimali anche nelle condizioni più impegnative.
L’R 996 B segue la filosofia progettuale Liebherr di massimizzare le prestazioni migliorando l’efficienza di tutti i singoli sottosistemi.
Progettato per una manutenzione ottimale, la macchina assicura la massima operatività.
La moderna cabina dell’R 996 B offre un ambiente di lavoro confortevole per massimizzare il rendimento dell’operatore in ogni turno di lavoro.

Dettagli tecnici

Serbatoio capienza 13000 l
Altezza 9.07 m
Larghezza 7.65 m
Lunghezza 22.6 m
Potenza motore 2240 kw
Capacità benna 36 m cubi
Peso 672 t

7) KOMATSU – PC 7000-11 

L’escavatore KOMATSU PC7000-11 rappresenta un pilastro nella tecnologia di escavazione per le miniere moderne. Dotato di avanzate funzioni di manutenzione e produttività, questo escavatore offre una combinazione di potenza, affidabilità e facilità d’uso. La sua progettazione all’avanguardia consente di massimizzare l’efficienza operativa e di ottimizzare le risorse disponibili. Grazie alla capacità di monitorare costantemente le operazioni e di analizzare i dati generati, sia il responsabile della miniera che gli operatori possono prendere decisioni informate per ottimizzare le prestazioni e garantire un funzionamento continuo e sicuro.

Dettagli tecnici

Serbatoio capienza 514 l
Altezza 9.001 m
Larghezza 9.62 m
Lunghezza 13.105 m
Potenza motore 2250 kw
Capacità benna 36 m cubi
Peso 692 t

8) LIEBHERR – R9600G8 

Ancora un mezzo Liebherr in questa classifica, azienda conosciuta per i suoi escavatori giganti, dal design unico.
La benna EVO consente all’operatore di massimizzare l’efficienza durante ogni passata, contribuendo così ad aumentare la produttività complessiva.

Dettagli tecnici

Serbatoio capienza 14067 l
Altezza 9.98 m
Larghezza 9.22 m
Lunghezza 21.95 m
Potenza motore 2500 kw
Capacità benna 37.5 m cubi
Peso 645 t

9) CATERPILLAR – 6060 

Il Caterpillar 6060 grazie al suo motore potente e al sistema idraulico efficiente, può raggiungere velocità operative elevate, garantendo una maggiore produttività e costi ridotti.

Inoltre, il Caterpillar 6060 si distingue per la sua affidabilità e resistenza anche nelle condizioni più impegnative delle miniere. Dotato di tecnologie avanzate di monitoraggio e controllo, questo escavatore assicura un funzionamento ottimale e una manutenzione preventiva, contribuendo a ridurre i tempi di inattività e massimizzare l’efficienza operativa. La sua struttura robusta e la capacità di movimentare grandi quantità di materiale lo rendono uno strumento utile in ambita edile e minerario.

Dettagli tecnici

Serbatoio capienza 11870 m
Altezza 8.79 m
Larghezza 8.73 m
Lunghezza 12.57 m
Potenza motore 2240 kw
Capacità benna 34 m cubi
Peso 569 t

10) KOMATSU – PC 5500-6 

Il sistema idraulico avanzato offre affidabilità estesa e controllo preciso grazie ad un circuito aperto con raffreddatori dell’olio swing out ad alta efficienza per garantire prestazioni ottimali.
La cabina è dotata di climatizzazione automatica e pressurizzata per garantire condizioni ottimali all’interno. I comandi idraulici a joystick a basso sforzo garantiscono un’esperienza di guida intuitiva e confortevole.
Questo gigante è progettato per affrontare compiti impegnativi con facilità, offrendo una combinazione di potenza e precisione. Con queste imponenti dimensioni, è in grado di gestire lavori pesanti con efficacia e affidabilità.
Inoltre, l’escavatore KOMATSU PC 5500-6 è dotato di un sistema di controllo avanzato che ottimizza automaticamente la potenza e la velocità delle operazioni, migliorando l’efficienza del lavoro e riducendo i consumi di carburante. La sua struttura robusta e resistente è progettata per resistere alle condizioni più estreme, garantendo una lunga durata e riducendo al minimo i tempi di inattività per manutenzione.

Dettagli tecnici

Serbatoio capienza 10355 l
Altezza 8.61 m
Larghezza 7.9 m
Lunghezza 12.36 m
Potenza motore 1880 kw
Capacità benna 29 m cubi
Peso 552 t

Fonti

Lectura specs

Caterpillar,com 

https://www.komatsu.jp/

Sibo all’EIMA 2024

Fiera Eima 2024 date

L’EIMA 2024 si svolgerà dal 12 al 16 novembre 2024, presso la Fiera di Bologna.

Potete trovare l’elenco degli espositori qui.

L’EIMA è principalmente una fiera di macchinari per l’agricoltura e il giardinaggio, ma è molto apprezzata in ambito internazionale soprattutto per la componentistica meccanica italiana.

Un’ evento per rimanere aggiornati su tutte le novità del settore e gli ultimi progressi tecnologici.

Per noi e le nostre boccole, è un appuntamento imperdibile, sia per la qualità della fiera che per il fatto che a Bologna giochiamo in casa.

Potete richiedere il nostro catalogo qui.

Per preventivi e realizzazioni personalizzate potete invece scrivere qui vendite@sibo.eu

Insomma, ci vediamo a Bologna. Vi aspettiamo!

Bagger 288: l’escavatore più grande al mondo

Bagger 288

Il Bagger 288, realizzato dalla società tedesca Krupp, è un colossale  escavatore da miniera, frutto di una progettazione ingegneristica unica e altamente specializzata.

Questa grande macchina per il movimento terra, nata nel 1978 dopo un lungo periodo di progettazione e produzione di cinque anni seguito da altri cinque anni di assemblaggio, raggiunge i 96 metri, una lunghezza di 225 metri e un peso di 13.500 tonnellate.
Il prezzo di questo gioiellino è stato stimato intorno ai 100 milioni di dollari.

I numeri del Bagger 288 sono da brivido, in grado di spostare uno stupefacente volume di 240.000 metri cubi di carbone e copertura in un solo giorno, un carico di lavoro equivalente a quello di 40.000 lavoratori o più di 10.000 carichi di camion da cava. La sua operatività è guidata da un operatore posizionato all’interno della cabina, che supervisiona ogni movimento del colosso con precisione e sicurezza garantite da meccanismi di sicurezza completi.
Nel cuore della Renania tedesca si trova la miniera a cielo aperto di Hambach, l’epicentro operativo dove lavora il Bagger 288. Qui il 288 domina il campo, estraendo circa 40 milioni di tonnellate di carbone all’anno. Altra macchina gigantesca che può rivaleggiare col 288 è il “gemello” Bagger 293, ruspa altrettanto imponente.

Bagger 288 vs Bagger 293

Nel 1995, TAKRAF ha costruito il Bagger 293, che viene utilizzato in una miniera di lignite vicino a Hambach in Germania, la stessa località del suo gemello, il Bagger 288. La macchina è alta 96 metri, pesa 14.200 tonnellate e richiede cinque persone per funzionare. Può spostare 240.000 metri cubi o 218.880 tonnellate di terreno al giorno, eguagliando la capacità del Bagger 288.

Musica e festival

Oltre alla sua fama nel settore industriale, il Bagger 288 ha lasciato il segno anche nell’arte. È stato infatti  immortalato in una canzone del comico britannico Joel Veitch come guardiano contro le minacce apocalittiche, usando spezzoni di un documentario televisivo tedesco che racconta la saga degli escavatori giganti nella zona della Ruhr. Macchine simili sono state utilizzate anche come set di famosi festival musicali, come quello di Ferropolis, dove si possono vedere e toccare 6 delle più grandi macchine del mondo.

Consegna mezzo protezione Civile Calderara di Reno

Mezzo protezione civile- Terna Articolata

Il 06 aprile 2024, Sibo ha avuto il piacere di prendere parte alla cerimonia di consegna delle chiavi di una terna articolata alle volontarie e ai volontari della Protezione Civile Calderara di Reno
Questo dono è stato possibile anche grazie al sostegno di VF VENIERI SpA, un nostro cliente storico e un’azienda rinomata per la costruzione di macchine per il movimento terra.
L’impegno dei volontari e la loro dedizione durante le alluvioni del 2023 che hanno colpito l’Emilia Romagna, in particolare la zona del ravennate, sono stati fondamentali.
A loro vanno i nostri più grandi ringraziamenti, poiché rappresentano il nostro argine durante le emergenze.
Ricordiamo che il lavoro dei volontari è costante e riguarda sia la gestione delle emergenze che il monitoraggio e la prevenzione.
Per contribuire in modo concreto al meraviglioso lavoro svolto dai volontari della Protezione Civile di Calderara, lasciamo qui il link per la donazione del 5 per mille.

Ci auguriamo che la terna, piccola e solida, si riveli uno strumento utile per aiutare nei lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria dei fiumi e nella gestione delle emergenze.
Crediamo nella crescita sul territorio e con il territorio; questo è l’unico modo in cui vogliamo progredire.

Infine, un grande ringraziamento va anche al sindaco di Calderara, Giampiero Falzone, e alla vicepresidente della regione, Irene Priolo entrambi presenti alla cerimonia e sempre pronti a rispondere alle esigenze della cittadinanza.

Metalmeccanica: una panoramica

Fabbrica Metalmeccanica

Il termine metalmeccanica deriva dalla fusione di metallurgico e meccanica. La parola metallurgico è riferita alla scienza e alla tecnologia della produzione, della lavorazione e dell’utilizzo dei metalli. Meccanica è la disciplina che studia il movimento e le forze degli oggetti.

La metalmeccanica rappresenta il settore industriale riguardante la lavorazione dei metalli e la loro conseguente trasformazione in oggetti. Utilizza i prodotti semilavorati provenienti dalla metallurgica per la fabbricazione di prodotti finiti.
In linea generale i principali settori sono: mezzi di trasporto (veicoli, movimento terra, treni, ecc.), macchine di produzione, carpenteria e altri.

L’industria metalmeccanica ricopre un ruolo rilevante in tutti i Paesi, in termini quantitativi, di occupazione, di valore aggiunto, strategico e di commercio internazionale. Contribuisce in maniera determinante sullo sviluppo di un Paese.
Quantitativamente, tutte le categorie di prodotti classificate come beni strumentali d’investimento dall’Istituto Nazionale di Statistica appartengono al settore metalmeccanico. Inoltre, circa l’82% della produzione considerata ad alta e medio/alta tecnologia nasce dal settore metalmeccanico. Parallelamente, circa l’80% delle produzioni del settore, classificate in base alle spese sostenute per ricerca e sviluppo, sono identificate come ad alta medio/alta tecnologia.

Azienda metalmeccanica: cosa fa?

Un’azienda metalmeccanica è un’organizzazione che si occupa della lavorazione dei metalli e della produzione di componenti o prodotti finiti in metallo. Queste aziende possono essere coinvolte in attività come la fabbricazione di parti per macchinari industriali, la produzione di utensili, la costruzione di strutture metalliche o la realizzazione di componenti per l’edilizia. In sostanza, l’azienda metalmeccanica opera nel settore della metallurgia e offre prodotti o servizi legati al mondo dei metalli

Metalmeccanica: evoluzione e sviluppo

La metalmeccanica fu la prima industria a far partire l’evoluzione tecnologica, tanto da comportare un sostanziale cambiamento della produzione con l’arrivo della standardizzazione dei processi produttivi, permettendo la realizzazione di prodotti uniformi e compatibili.
Il settore impiega quasi 2 milioni di lavoratori, principalmente con contratti a tempo indeterminato, che rappresentano l’85% del totale. Un numero significativo di dipendenti, pari al 9%, opera con contratti a termine, mentre il restante 6% è costituito da lavoratori autonomi.
Negli ultimi anni, il settore ha registrato una tendenza crescente, infatti nel periodo gennaio-settembre 2023, le esportazioni sono cresciute del 4% e le importazioni dell’1,5%, attualmente però l’andamento sta registrando un rallentamento.

Metalmeccanica in Italia

Come abbiamo anticipato, la metalmeccanica occupa quasi 2 milioni di lavoratori in Italia, se rivolgiamo uno sguardo a livello Europeo, abbiamo la conferma anche a livello continentale, dell’importanza dell’industria metalmeccanica.

L’Italia riveste un ruolo di primo piano nell’industria metalmeccanica, essendo il secondo paese in Europa per numero di lavoratori.  Come ben visibile dal grafico in basso.

 Occupati metalmeccanici UE

Settore metalmeccanico: cosa comprende.

I settori che compongono l’industria metalmeccanica sono diversi:

Produzione di macchinari: settore che si occupa della fabbricazione di macchinari e attrezzature utilizzate in una ampia gamma di settori industriali, come l’ingegneria, l’agricoltura, l’edilizia e molto altro ancora.

Produzioni di parti di ricambio: questo settore è estremamente versatile grazie al vasto assortimento di macchinari su cui è possibile installare le componenti di ricambio nuove. Si tratta di un processo che permette di sostituire solo le parti usurate dei macchinari, senza dover intervenire sull’intero sistema.

Produzione di utensili: riguarda la produzione di strumenti e utensili utilizzati per tagliare, formare, forare e lavorare materiali metallici e non metallici.

Carpenteria metallica: La carpenteria metallica comprende la lavorazione dei metalli per la creazione di strutture e componenti utilizzate nella costruzione di edifici, ponti, strutture industriali e altro ancora.

Costruzione di navi: si occupa della costruzione di imbarcazioni di varie dimensioni, dalle piccole imbarcazioni da diporto alle grandi navi da crociera e mercantili.

Costruzione di treni: riguarda la produzione di locomotive, vagoni ferroviari e altre apparecchiature ferroviarie utilizzate nel trasporto su rotaia.

Costruzione di aerei: questo settore comprende la progettazione e la produzione di aeromobili, tra cui aerei commerciali, aerei da trasporto militare e aerei privati.

Costruzione di elicotteri: si riferisce alla fabbricazione di elicotteri, che sono aeromobili ad ala rotante utilizzati per una varietà di scopi, tra cui il trasporto civile e militare.

Costruzione di autoveicoli: riguarda la produzione di veicoli a motore, compresi automobili, camion e veicoli commerciali leggeri.

Costruzione di motociclette: settore che comprende la produzione di motociclette, veicoli a due ruote a motore utilizzati per scopi ricreativi, sportivi e di trasporto personale.

Metalmeccanico: ruoli, competenze, figure ed opportunità

CHI È?

L’operatore metalmeccanico è la figura professionale che lavora nell’industria metalmeccanica. È un collaboratore subordinato con mansioni prevalentemente manuali, la cui attività si svolge all’interno degli stabilimenti industriali, in cui vi è la lavorazione dei metalli per ottenere pezzi e componentistica.

COSA FA?

Consiste in una posizione lavorativa concentrata sull’uso di macchine e strumenti specifici per realizzare le lavorazioni elencate inizialmente. Il collaboratore si occupa del processo produttivo del prodotto, a partire dal metallo grezzo fino al controllo della qualità.
Vi sono azioni comuni che gli operai metalmeccanici devono saper svolgere, come carico e scarico di materiali, montaggio, lavorazioni meccaniche, programmazione e controllo dei macchinari, controllo di qualità e altri ancora.

ISTRUZIONE E COMPETENZE RICHIESTE

Nel settore metalmeccanico, le figure tecniche operano principalmente con macchinari per lavorare il metallo. L’automazione crescente sposta l’attenzione verso la programmazione dei macchinari anziché la loro conduzione diretta. Viene richiesta buona manualità e precisione.

Per intraprendere una carriera nel settore metalmeccanico è richiesto un livello di istruzione medio-alto a seconda della posizione ricoperta. È consigliabile possedere un diploma di perito meccanico o meccatronico, o una qualifica professionale equivalente.

Le competenze fondamentali in questo campo includono la conoscenza della meccanica, la capacità di interpretare il disegno tecnico e la comprensione delle norme di sicurezza per l’uso di materiali pericolosi.

Schematicamente, le competenze richieste sono:

–           Conoscenza delle lavorazioni meccaniche

–           Utilizzo e programmazione di macchinari automatizzati come le macchine CNC

–           Buona manualità

–           Precisione e attenzione ai dettagli

–           Capacità di lavoro di squadra

–           Flessibilità ad adattarsi a condizioni lavorative diverse

–           Forza e resistenza fisica per affrontare mansioni faticose

Lavora con noi

Sei interessato a lavorare nel settore metalmeccanico? Invia il tuo CV attraverso la nostra sezione Lavora con noi. Nel caso in cui si aprano posizioni che corrispondono alle tue competenze, non esiteremo a contattarti per un colloquio.

CONCLUSIONE

La metalmeccanica rappresenta uno dei pilastri fondamentali dell’industria, caratterizzato da una vasta gamma di settori che vanno dalla produzione di macchinari alla costruzione di veicoli e aeromobili. Questo comparto non solo svolge un ruolo cruciale nell’economia nazionale e internazionale, ma anche nella promozione dello sviluppo tecnologico e dell’occupazione qualificata. Con quasi 2 milioni di lavoratori e un ruolo di leadership a livello europeo, l’industria metalmeccanica continua ad evolversi, spingendo sempre più verso l’automazione e l’innovazione tecnologica. L’operatore metalmeccanico, con le sue competenze e il suo impegno, rimane una figura centrale all’interno di questo contesto dinamico, contribuendo alla creazione di prodotti di alta qualità e alla competitività del settore a livello globale.

Fonti

ISTAT – Istituto Nazionale di Statistica

Unimore – Università degli studi di Modena e Reggio Emilia

Fondazione Edison – fondazione di ricerca scientifica, socioeconomica e culturale dei sistemi produttivi locali

 

 

Tribologia: cos’è

Tribology

La tribologia, per definizione, è la scienza che studia l’attrito, la lubrificazione e l’usura.  La sua etimologia è data dalla fusione di due parole greche: tribos, che si traduce in attrito, e logos, che significa studio o scienza. Quindi, in termini letterali, la tribologia è lo studio scientifico dell’attrito e delle sue leggi. Parliamo, quindi, di tutte le problematiche che nascono dal moto tra due superfici sotto sforzo.
Per spiegare al meglio il tema in questione, è bene chiarire gli argomenti trattati da questa scienza.

ATTRITO

L’attrito è una forza che si oppone al movimento o moto di un corpo, in riferimento alla superfice in cui si trova. Esistono diverse tipologie di attrito:

Attrito radente

L’attrito radente si genera quando due superfici scivolano l’una sull’altra. Le superfici che generano l’attrito in questione vengono chiamate scabre. L’attrito radente può essere statico o dinamico. Si definisce attrito statico una forza che impedisce a corpi su una superfice scabra di muoversi, fino a quando la forza non supera una determinata soglia; quando la forza supera questa soglia, l’attrito cessa.
Dinamico, invece, quando un corpo scivola su una superfice, quindi è già in movimento, e rappresenta una resistenza che si oppone ad esso.

Attrito Volvente

La forza di attrito volvente si manifesta quando due corpi non perfettamente elastici rotolano, senza strisciare, l’uno sull’altro.

Attrito Viscoso

E la forza che si oppone al moto di un corpo in modo proporzionale alla sua velocità, quando il movimento del corpo avviene in un fluido

LUBRIFICAZIONE

La lubrificazione è processo, che implica l’uso di una sostanza (generalmente liquida) che posta tra due superfici ne riduce l’attrito e l’usura. La lubrificazione può essere eseguita manualmente o in modo automatico:

    • Lubrificazione manuale: comporta l’intervento di un tecnico con una pistola per grasso o uno strumento simile.
    • Lubrificazione automatica: viene utilizzato per emettere una certa quantità al momento e punto giusto, durante il funzionamento della macchina.

USURA

L’usura è un processo che produce danneggiamento o rimozione di materiale da una superfice solida a seguito di scivolamento, rotolamento o urto contro un altro corpo.
L’usura può essere suddivisa in quattro categorie:

      • Abrasione: asportazione superficiale di materiale, provocata da azioni di attrito ripetute nel tempo, ad esempio gli pneumatici degli autoveicoli.
      • Adesione: fenomeno in cui due corpi in contatto si attraggono e tendono a rimanere attaccati l’un l’altro.
      • Fatica superficiale: danneggiamento superficiale dato da un ripetuto contatto di rotolamento.
      • Tribossidazione: corrosione che nasce a seguito di vibrazioni, le quali creano piccoli movimenti di attrito tra due corpi.

 APPLICAZIONI E SETTORI

La tribologia, con le sue numerose applicazioni riguarda molti settori.
Tra le diverse applicazioni queste troviamo:

Nanotribologia, grazie alle nuove attrezzature di misurazione, è possibile studiare l’attrito su scala atomica. La nanotribologia ha, appunto, lo scopo di spiegare le leggi dell’attrito e definirne le sue proprietà nanoscopiche.

Biotribologia, tratta l’usura nel campo medico, quindi la analizza su protesi e apparecchi biomedici, come il pacemaker.

Tribologia Industriale, si concentra sui meccanismi industriali, in particolare sui cuscinetti, i quali sono dispositivi meccanici utilizzati per limitare l’attrito tra due superfici in movimento.

Tribologia Spaziale, studia le difficoltà che si possono presentare nello spazio, quindi ad esempio escursioni termiche alle basse pressioni, gestione della presenza di meteoriti solari e altre casistiche simili. Diversa dalle altre, in quanto le condizioni spaziali sono diverse da quelle sulla terra, un banale esempio è relativo alla lubrificazione, la quale, date le basse pressioni, non può essere liquida, ma è preferibile solida.

Ecotribologia, ci si riferisce ad un risparmio economico e un miglioramento delle condizioni ambientali, grazie alle nuove tecnologie e materiali utilizzati in campo tribologico

Fonti

Leggi dell’attrito di strisciamento, L. D. A. Richiami di Tribologia.

Boniardi, M. V., Casaroli, A., & Tagliabue, C. (2013). Fenomeni di danneggiamento dei materiali metallici dovuti all’esercizio (Failure Analysis).

Pujia, A., & Calabrese, C. (2008). Adesione. ATTUALITA’ODONTOSTOMATOLOGICHE

Breve storia delle PMI negli anni’80

Industrie anni 80

Cosa sono le PMI?

PMI significa letteralmente piccole e medie imprese. Con questa sigla si indicano le aziende italiane di dimensioni appunto medi, piccole e micro. Per una definizione più precisa rimandiamo ad una raccomandazione del 2003 che ne una suddivisione basata su fatturato e dipedenti.

La raccomandazione 2003/361 della Commissione suddivide così l Imprese.

Microimpresa: Meno di 10 dipendenti e un fatturato o bilancio annuo inferiore a 2 milioni di euro.
Piccola impresa: Meno di 50 dipendenti e un fatturato o bilancio annuo inferiore a 10 milioni di euro.
Media impresa: Meno di 250 dipendenti e un fatturato annuo inferiore a 50 milioni di euro o un bilancio inferiore a 43 milioni di euro.

Nell’Unione europea, le PMI rappresentano oltre il 99% delle imprese e generano due terzi dei posti di lavoro nel settore privato. Sono un motore fondamentale per l’economia2. La fonte di queste informazioni è la Raccomandazione della Commissione del 6 maggio 2003.

Storia 

Nel 1979, nonostante l’opposizione di diverse forze politiche e famosi economisti, l’Italia entrò nel Sistema Monetario Europeo (SME). Lo SME fu il primo sistema di cambi fissi tra le diverse valute europee e precursore dell’euro.

Vista la maggiore inflazione nel Paese rispetto agli altri Stati membri, la competitività dell’industria italiana diminuirà per tutto il decennio.

Nel 1981 avvenne la separazione tra Tesoro e Banca d’Italia. Durante questo periodo, l’obiettivo di imporre maggiori regimi fiscali non venne portato a termine, causando la crescita degli interessi passivi a causa della mancanza di finanziamento monetario del deficit.

Sul piano economico, il Pil crebbe velocemente, però con esso anche il tasso di disoccupazione il quale alla fine del decennio, raggiunse un picco del 12%. In aggiunta a questo crebbe la spesa pubblica, la quale cominciò ad avvicinarsi a quasi il 50% del Pil.
Questo periodo fu caratterizzato dalla svalutazione della lira e l’uscita dell’Italia dal Sistema Monetario Europeo (SME).

Gli anni Ottanta, e parte degli anni Settanta, sono caratterizzati da diversi eventi: il peso del debito pubblico, il consociativismo, ossia l’associazione tra partiti o correnti politiche, il capitalismo relazionale e il mercato del lavoro stagnante. In conclusione, è possibile definirlo come un periodo particolarmente difficile che ha condizionato le crisi e i debiti successivi.

SVILUPPO DELLA PICCOLA MEDIA IMPRESA

Dalla metà degli anni Settanta, il peso e l’importanza delle piccole e medie imprese (PMI) industriali sono cresciuti particolarmente, in concomitanza anche con il primo shock petrolifero.

Il peso e la forza di tali imprese è stato a lungo sottovalutato, erroneamente ritenute realtà non adeguatamente professionalizzate o con strutture organizzative troppo basiche e le cui peculiarità venivano viste come uno svantaggio competitivo. In realtà strutture aziendali più semplice e leggere presentano sia pro che contro.

Seguendo l’idea di Stigler, il quale vede l’impresa come un insieme di funzioni e processi, nasce la teoria della disintegrazione verticale. Rilevante in questo periodo, dal momento che è stata una strategia ampiamente utilizzata dalle piccole imprese. Consiste nell’esternalizzazione di uno o più processi produttivi assegnandoli a imprese terze, in modo da diminuire i costi produttivi.

Negli ultimi vent’anni molte innovazioni, sia tecnologiche che organizzative, hanno avuto l’effetto di rendere maggiormente specializzate un crescente numero di funzioni aziendali.

Questa specializzazione comporta la necessità di figure professionali precise che non possono essere impiegate per altre funzioni. Quindi in periodi di crescita lenta e incerta, le imprese subiscono le conseguenze del sottoutilizzo relativo alle strutture più specializzate.

In queste circostanze, diventa utile prendere in considerazione l’incentivo di “make or buy”, quindi di scegliere se mantenere interno un processo (make) oppure esternalizzarlo (buy).

Con la presenza della destrutturazione quindi si crea una nuova domanda di beni e servizi intermedi per la produzione. Si aprono quindi nuove nicchie di mercato che attirano nuove imprese.

 

PMI NEL NUOVO MILLENNIO

In conclusione, gli anni ’80 sono stati un periodo di sfide e cambiamenti significativi per l’industria italiana e le piccole e medie imprese. L’adesione al Sistema Monetario Europeo ha introdotto nuove dinamiche economiche, ma la crescente inflazione e la mancata implementazione di regimi fiscali più rigidi hanno presentato serie sfide alla competitività del paese. Nonostante questo, le PMI hanno dimostrato una notevole resilienza, adottando strategie come la disintegrazione verticale per migliorare i processi produttivi e ridurre i costi. Tuttavia, la crisi economica degli anni ’90 ha messo in luce alcune fragilità strutturali, sottolineando la necessità di riforme più profonde per garantire la stabilità e la crescita a lungo termine.

Nonostante le sfide globali, il contributo delle PMI alla creazione di posti di lavoro rimane un elemento fondamentale dell’economia italiana. Queste ultime infatti rappresentano il 41% del fatturato nazionale, il 38% del valore aggiunto e il 34% degli occupati.
Questo evidenzia l’importanza di sostenere e promuovere l’innovazione e la produzione di qualità per affrontare le sfide future.

Fonti

Report Istat Censimento imprese

https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT

Sibo all’IFAT 2024

Siamo lieti di annunciare che Sibo parteciperà all’IFAT 2024 a Monaco.

L’IFAT è una fiera internazionale incentrata su temi di riciclaggio e ambientali che si tiene ogni due anni a Monaco di Baviera.

IFAT 2024 date 13-17 maggio 2024 presso Messe München.

Potrete trovarci Hall C5  Booth 309 dove troverete le nostre boccole in acciaio cementato 100% made in Italy.

Per noi, le fiere sono una buona opportunità per esporre i nostri prodotti e servizi, connetterci con nuovi clienti e rimanere aggiornati sulle innovazioni del settore.

Qui potete consultare la lista degli espositori.

Qui invece puoi chiedere il nostro catalogo.

Ci vediamo a Monaco!